Conta su di me [Roma]

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È seduto accanto a me, ma non dall’inizio del viaggio. È salito sulla linea B1 dopo un paio di fermate dal capolinea di Conca d’Oro ed ha occupato il sedile accanto al mio con molta discrezione, quasi senza toccarmi.
Mi accorgo che tiene in mano in libro solo dopo un altro po’ di fermate, presa anch’io come sono nella mia lettura. Non riesco a vedere la copertina perché le pagine del libro sono spalancate, ma identifico titolo ed autore dalla testatina che le sovrasta: Conta su di me di Jorge Bucay. Pur non in evidenza, si percepisce che la copertina è rigida e dal colore blu intenso, visto che se ne notano i bordi.
Il lettore volta la pagina sulla quale avevo scovato i dati anagrafici del romanzo ed arriva al Capitolo Primo. Finora aveva letto l’introduzione.

4 commenti

  1. T’incontrerò un giorno, t’incontrerò! Anzi, secondo me, chissà quante volte ti ho già incontrata!

    1. Stavo giusto pensando qualche giorno fa ad un nostro ipotetico incontro! Ed ultimamente mi sono ritrovata a scrutare alcune passeggere femminili perché in loro intravedevo qualcosa di simile a ciò che mi avevi descritto tu… Però non devo averti trovata mi sa -.-

      1. Ultimamente preferisco prendere la B che la B1, anche se è più lontana faccio prima. Ma chissà che non abbiamo già attaccoto bottone, o persino discusso… io sui mezzi pubblici do il peggio di me, almeno all’entrata e all’uscita, mentre direi che, a velocità di crociera, forse sono una buona compagnia 🙂

      2. Non lo so, suppongo che non avremo mai potuto attaccare bottone perché io sui mezzi non parlo con i “vicini”, specialmente in metro! Mi porto sempre qualcosa da fare, da leggere o da scrivere, e sto impegnata sulle mie cose!
        Forse converrebbe darci una sorta di appuntamento una volta e condividere parte del tragitto… 😛

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