Northen Line, 7 pm.
Il vento che entra nella carrozza della tube accarezza e scompiglia dolcemente i capelli dei passeggeri. Una giovane donna, dell’aria elegante e raffinata, siede proprio accanto al finestrino e i suoi capelli ricci svolazzano qua e là. Sotto gli occhiali tondi che le incorniciano il viso, intravedo tante lentiggini che mi fanno sorridere. Improvvisamente, tira fuori dalla borsa un librino con biciclette, canoe, macchine e guantoni da pugile disegnati sulla copertina. Lo riconosco subito, senza neanche leggere il titolo, si tratta di Ashes In My Mouth, Sand In My Shoes di Per Petterson. La donna, sfoglia le pagine concentrata, così immersa nella lettura che due piccole rughe le compaiono sopra la fronte. Le fermate e i minuti passano e più va avanti a leggere più sembra commossa ed emozionata da quel piccolo libretto che tiene stretto tra le mani.