Archivi tag: classici

IL VECCHIO E IL MARE [MILANO]

Ora di punta, M1: è un caldo e umido lunedì mattina di fine luglio, i vagoni della metro sono talmente affollati che manca il respiro: l’aria è pesante e
soffocante…

LM ospita: Marina Moretti – Anna Karenina [BARI]

Sul treno, direzione Bari. Seduta di fronte una signora sulla cinquantina vestita di nero mi guarda, accennando un sorriso. Ha gli occhiali grandi, delle unghia smaltate di rosso e una collana di corallo. Appena il treno comincia a muoversi tira fuori dalla sua grande borsa Anna Karenina, di Lev Tolstoj. È un caso che il […]

Festa mobile [NAPOLI-ROMA]

Lettrice intenta a leggere, mangiare, con le cuffiette bianche, guardare fuori (è difficile trattenersi, non c’è che dire). E’ arroccata sul finestrino, con un braccialetto bordeaux, tre anelli e un libro dalla copertina senza colori. Sembra felice, non sembra tranquilla. C’è un nemico eclatante: le briciole del panino. Lettrice proprio non sopporta tutto quel proliferare di […]

L’arte di ottenere rispetto [Faenza]

A volte fa quasi effetto scoprire che una delle persone che ogni mattina vedi al binario in attesa del tuo stesso treno e che solitamente non svolge attività più intelligente di un continuo controllo ossessivo dei maggiori social network, tiri fuori dalla borsa un libro. Se poi l’autore di quel libro è Arthur Schopenhauer, l’effetto risulta […]

L’urlo e il furore [TORINO]

È seduta davanti a me sull’autobus, quindi la vedo solo di spalle. Tiene la testa ben dritta, al collo porta una catenina d’argento abbinata agli orecchini. I capelli sono stretti in un piccolo chignon molto tirato, il portamento è elegante. Indossa un golfino bianco e un paio di jeans scuri. Ha la pelle molto chiara e una corporatura esile da ballerina ventenne, molto composta e ordinata. Quando si avvicina la sua fermata mette in borsa il libro che stava leggendo, ed è allora che riesco a vederlo: la copertina rosa pastello è smentita dal titolo […]

Il sentiero dei nidi di ragno [Cesena]

Il treno è di quelli a due piani, meglio noto anche come treno ad alta frequentazione, ancor più noto come terrore dei pendolari: è un treno talmente ristretto negli spazi che, una volta seduti, si è fisicamente a contatto con le altre tre persone sedute lì vicino. Al piano di sopra, ristretta fra la restante fauna […]

Finnegans wake [Londra]

Bus 37 verso Putney Heath.
Riesco a trovare un posticino in piedi contro il finestrino, non è il massimo dato che già mi pregustavo un sedile comodo per leggere il mio libro. All’improvviso vengo distratta dalla mia indole da bookwatcher: lo vedo, è seduto e occupa ben due sedili.

Anna Karenina [Faenza]

La mattina è appena iniziata, ma si vede già che oggi la luce la farà da padrona e non saremo di nuovo sotto una cappa di nubi; sul treno anche le solite persone appaiono sotto una luce diversa e sembrano più rilassate e meno contrite del solito; una di queste per la prima volta la trovo […]

The Readers Club: L’amore ai tempi del colera/ Vagabondaggio [BARI]

C’erano due libri oggi in treno. Uno piccolino, magrolino, aperto ed in mano ad una lettrice assorta; l’altro, dal dorso più cicciotto, timidamente chiuso e oppresso dalla borsa della sua portatrice, che parla e ride di gusto con l’amica seduta di fronte a lei che evidentemente non vedeva da un po’. Mi piace notare che usa un […]

La luna e i falò [Torino]

coverHa sui 16-17 anni, è stravaccato su un sedile del pullman con lo zaino tra le gambe e la testa appoggiata al finestrino, e con una mano si regge stancamente davanti agli occhi un libro arrotolato su se stesso. La maglietta bianca e i pantaloncini parlano ancora d’estate, e infatti il libro si rivela evidentemente…

Northanger Abbey [Torino]

Su un pullman non troppo affollato, una giovane sui 35 anni legge Northanger Abbey di Jane Austen. Occhiali dalla montatura sottile, maglia con una fantasia sui toni del blu e del beige, e tra i capelli castani un cerchietto sottile a pois. Sembra tormentata, legge poche pagine e poi si appoggia il libro sulle gambe […]

Cent’anni di solitudine [Bari]

Mattinata grigia, umidiccia e appiccicosa. Il torpore aleggia nelle espressioni di tutti i passeggeri. Ormai dotati di radar, i miei occhi individuano subito un libro aperto e carpiscono da pochi indizi titolo e autore: Cent’anni di solitudine, di Gabriel Garcìa Màrquez. La detentrice del libro si regge la testa con la mano chiusa a pugno sulla tempia ed è ormai oltre il torpore: è in pieno sonno…

Il Maestro e Margherita [Bari]

Naturalmente, arrivo in stazione ed il treno è già sul binario in partenza, solita routine, “Ngiorno, va a bari?…” prendo posto in piedi, giro la testa a destra e sinistra ed avvisto la lettrice del giorno. Molto minuta, riccioli neri neri le coprono un viso affilato ma molto dolce, legge curva in avanti un libro dalla copertina bianca di cui non riesco a intravedere il titolo ma che evidentemente accelera il respiro della lettrice. Ad un certo punto si accorge che…

Therese Raquin [Torino]

Sale sul treno ancora fermo nella stazione di partenza. È un ragazzo sui venticinque anni, barba e capelli rossi con un accenno di calvizie incipiente. Indossa un paio di jeans e una semplice polo blu, e ha con sé una borsa rossa da studente. Dietro gli occhiali dalla spessa montatura nera, gli occhi sono azzurrissimi…