Archivi tag: libri stranieri

Cinquanta sfumature di grigio [TORINO]
Ebbene sì, c’è anche lui. Del resto, noi di Libri in Metro siamo persone democratiche: rispetto e discrezione per i lettori, certo, e nessuna discriminazione sulle letture. Per scovare un titolo siamo disposti a saltare una fermata, a fingere di allacciarci le scarpe, a metterci gli occhiali da sole in galleria. Alcuni, i più bravi, riescono anche a diventare invisibili. Non […]

Au-delà de cette limite votre ticket n’est plus valable [TORINO]
Francesissima Lei, lettrice di mezza età sulla linea 15 che da Piazza Castello scende verso il Po. Siede elegantemente, a ginocchia unite, su un sedile sopraelevato: calzatura curata, pantalone appena sopra la caviglia; due mezzelune d’argento fuoriescono dal copricapo viola. Davanti a lei, di spalle, un’altra …

Il valzer degli addii [Faenza]
Il mio viaggio si conclude così: nella stazione di partenza. È mattina e aspetto un treno che solitamente non prendo, quello dell’ora successiva; l’aria di metà marzo è ancora fresca ma inizia a trasparire quel filo di calore che porta alle mille novità della primavera che sta lentamente ma efficacemente sconfiggendo il Generale Inverno. Mi sembra […]

Le testament français [Faenza]
La mattina non è certo delle migliori: temperature prossime allo zero, pioggia ininterrotta che scende da un cielo cupo e scuro che promette poco di buono e ritardi sulla linea; a differenza di altri giorni in cui i più temerari si presentano al binario anche con largo anticipo, oggi la sala d’attesa è stipata di […]

The rise and fall of the great powers [Forlì]
Non è nulla di particolare, di non ancora visto o visto saltuariamente: lo studente sale sul treno pieno dell’ora di pranzo del venerdì e, senza nemmeno degnare di uno sguardo i posti a sedere, si va a posizionare dal lato opposto alla salita, appoggiato alle porte. Non è nemmeno qualcosa di strano vedergli tirare fuori […]

If You Were Me [TORINO]
Sul pullman che porta in periferia, a ora di pranzo, davanti a me è seduta una donna sulla quarantina. Inizialmente la vedo solo di spalle. I capelli biondi (tinti) sono raccolti in una coda che lascia scoperti due semplici orecchini a brillante. Indossa un golfino rosa e un paio di jeans. Si passa un po’ di cipria sul naso […]

A sud del confine, a ovest del sole [TORINO]
Sul treno per Milano, una ragazza sui vent’anni con cardigan nero sopra un vestitino anni ’70 dal motivo bianco e nero, collant rosso scuro e anfibi da cui spuntano pesanti calzettoni di lana nera. Passerebbe quasi inosservata, se sui lunghi capelli biondi non portasse un buffo cappello da uomo a tesa stretta […]

Quand Tu Vas Chez Les Femmes [ROMA]
Linea B1 della metro. Come nel film “Sliding doors”, le porte del vagone si chiudono proprio davanti ai miei occhi. Mentre mi sto chiedendo quando passerà il prossimo treno e quanto tardi arriverò in ufficio, ecco che qualcuno, qualche metro più in là sulla banchina, si limita a pigiare il bottone di apertura delle porte […]

Guida triste di Parigi [Vienna]
A colpirmi è la delicatezza con cui sfoglia le pagine e il colore che emana il suo sguardo. Sembra accarezzare la carta con i pollici e dedica particolare attenzione a qualche frase, parola, di tanto in tanto, accompagnandola con l’indice. I capelli le incorniciano simmetrici il viso rotondo e due folte sopracciglia sovrastano gli occhi, grandi e leggermente mandorlati. Occhi scuri che emanano una sfumatura blu tenue, di cielo coperto e di sole pallido. Racchiude nello sguardo il colore di Lima nei mesi invernali; nei capelli spessi è rimasto del vento, …

The bell jar [Venezia]
Due gambe lunghe e sottili custodiscono una valigia enorme, troppo pesante per raggiungere la mensola portabagagli. Uno chignon disordinato raccoglie i capelli lunghi con l’aiuto di qualche forcina colorata qua e là. Lei, di una bellezza nordica acqua e sapone, è in viaggio da ore. Lo dicono la sciarpa e la giacca buttati al suo fianco, decisamente fuori stagione, e lo zainetto in pelle tutto tasche da cui estrae, di tanto in tanto, qualche cartolina e beni di prima necessità: cellulare e acqua, …

Le braci [Venezia-Portogruaro Caorle]
Ritrovare lo stesso autore a distanza di poche settimane fa un certo effetto. Di Sándor Márai, stavolta, sono Le Braci a viaggiare sul Regionale Venezia-Trieste. Lei, una bella donna sulla quarantina, siede sul bordo del sedile. Le pagine che mancano alla fine sono poche. Due grosse scarpe da corsa ai piedi stonano con la camicia morbida e il pantalone che, seppur sportivo, non si spinge a tanto. Credo, …

Imperium [Vienna]
La prima volta che sentii nominare Kapuscinski feci difficoltà a ricordarne il nome; me lo consigliò qualche anno fa un’amica con la passione per il reportage e la cronaca storica. Nemmeno lei si ricordò da subito l’autore e mi lasciò un titolo, Imperium. Un titolo conciso e piuttosto sicuro di sé, che il ragazzo in piedi a fondo tram regge tra le mani con sufficiente fermezza. I piedi, più titubanti, …

Liberazione [Torino]
Porta Susa, il binario 2 si prepara all’arrivo del Frecciabianca 9737 per Trieste Centrale: chi si saluta, chi aspetta impaziente, chi parla al telefono. Un uomo di mezza età siede alla mia destra e osserva la scena in silenzio. Incrocio per caso il suo sguardo e non riesco a fare a meno di ricercarlo in quell’attesa. C’è qualcosa di silenziosamente percettibile in quel gran caos, qualcosa che sul momento percepisco appena. Eppure “c’è un modo di entrare in contatto tra ….