If You Were Me [TORINO]

sheSul pullman che porta in periferia, a ora di pranzo, davanti a me è seduta una donna sulla quarantina. Inizialmente la vedo solo di spalle. I capelli biondi (tinti) sono raccolti in una coda che lascia scoperti due semplici orecchini a brillante. Indossa un golfino rosa e un paio di jeans. Si passa un po’ di cipria sul naso, rimirandosi in uno specchietto rotondo, poi lo mette via soddisfatta e tira fuori un libro, aprendolo sul sacchetto del pane che tiene sulle ginocchia. Dopo poche pagine si alza, chiude il libro e a questo punto vedo che si tratta di If You Were Me, di Sheila O’Flanagan. Prima di scendere si volta leggermente verso di me, e riesco a scorgere le lentiggini che le punteggiano il volto delicato.

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